Sono già passati 10 anni dalla prima volta in cui visitai il Veneto con lo scopo di vedere un po’ di Citroën del passato. Eh si. Nell’aprile dell’ormai lontano 2002, invitato da Maurizio Venturino, mi recai a Monselice.
Era il primo viaggio che facevamo senza il piccolo che piccolo era allora mentre oggi ha 16 anni e scrive recensioni di videogame in rete.
Ero andato con una Bravo Fiat solo per assistere all’evento senza la minima intenzione di tornare ad avere una CX o una qualsiasi altra storica…anzi: acquistare una Fiat della quale mi importava poco o nulla, venne fatto in funzione di un utilizzo svagato e per nulla preoccupato di sportellate, parcheggi maldestri ed uso poco accorto.
E invece…quel mare di CX bellissime mi fece tornare il bisogno antico. Una vocina adulatrice mi sussurrava all’orecchio quant’era stato bello viaggiare lì sopra da ragazzo o giù di lì e…il resto è noto a tutti.
Ho anche un ricordo buffo di quel week-end.
Mi presentai al gestore di un modesto albergo del luogo in austero gessato scuro, mentre mia moglie vestiva jeans a stelle e strisce e t-shirt sbarazzina. Con le mie tempie già grigie allora, venni scambiato per il classico “cumenda” in gita clandestina con l’amichetta…il gestore con sguardo complice mi rassicurò sulla riservatezza del suo locale e sulla buona insonorizzazione delle camere…
E oggi? Beh…la canizie non si è arrestata, non metto più il gessato, mia moglie veste in modo più sobrio, ho due Citroën storiche e ho intenzione di tenerle fino a quando le condizioni economiche, globalmente sempre più precarie, me lo consentiranno.
Questo “Monselice”? La BX ha compiuto trent’anni e l’abbiamo festeggiata alla grande con una rappresentanza di ben cinque esemplari: una 11 Leader, una 11 Brun Maya, una fantastica e rarissima 16 TZS del 1990 Automatica (!!), la nota Sport su Serie 1 e una 14 RE.
Ma naturalmente il plotoncino di BX era in ottima compagnia: quattordici CX, tra le quali meritano menzione almeno la Break Super 2400 del 1977 e la 20RE base di gamma della Serie 2, tre “D”, la mia “DSuper” (la CX ha la bua: correttore d’altezza posteriore scoppiato), la magnifica “DS 23 Pallas” semiautomatica di Gabriele Giorgi (my old friend) e la mitica “DSpecial” di Davide Silvestrini. Immarcescibile. E innarestabile.
Abbiamo poi fatto conoscenza della strepitosa SM Brun Scarabée di Vercesi in compagnia di un’altra SM Blanc Meije. A chiudere la rassegna le bicilindriche, rappresentate da due Dyane e da una Acadiane, una strepitosa Axel, una magnifica XM, una rara C3 Pinko e una C3 Picasso di ultima generazione.
Mi accorgo di essere stato un po’ prolisso, eviterò quindi di commentare questa prima serie di foto…a voi!