DS ed SM SONO STATE E SEMPRE SARANNO DUE AUTOMOBILI CITROEN.
Nel modo degli appassionati Citroën in questi ultimi mesi si sta discutendo di una certa operazione di marketing avanzata dalla strategia industriale del gruppo PSA.
Ebbene, questi illuminati vorrebbero (e ci stanno provando in ogni maniera) chiamare fuori i modelli DS ed SM dalla storia della casa madre per assimilarli ad una inesistente “storia” del neomarchio “artificiale” DS Automobiles.
La faccenda è talmente ridicola e autolesionista da non crederci. Ed io stesso, svagato e poco attento frequentatore del forum R.I.A.S.C. non avrei mai pensato ad una simile corbelleria.
Ne ho preso piena coscienza forse da nemmeno un mese!
La DS è forse l’automobile più rappresentativa del Double Chevron , la capostipite dalla quale discende una filiera di modelli ammirati da tutti, amatissimi dagli appassionati, rispettati dall’intero corpus della critica automobilistica degli ultimi 60 anni.
Basti pensare che Gianni Mazzocchi, il fondatore di “Quattroruote” possessore di Rolls Royce e Ferrari non si fece mancare una CX GTi dopo aver posseduto altre meraviglie uscite da Javel.
Che dovrebbe fare innanzi a questa immensa follia Marietto vostro?
Guardarsi la punta delle scarpe? Fare spallucce sospirando “…ehhh che ci vuoi fare…così va il mondo”…vi piacerebbe un Marietto così?
“Eccolo il solito pazzo che vuol fare la lotta contro i mulini a vento!” Diranno i presunti saggi che trovano più comodo genuflettersi alle decisioni che arrivano dall’alto, anche quando sono vomitevoli.
Addirittura mi si è anche detto che io “odierei” qualcuno.
L’odio, come l’amore, è un sentimento importante che riservo solo per situazioni e persone che ne sono degne.
Mi limito ad ignorare chi regge il sacco a questo scempio che si chiama “confutazione della verità Storica” e in prosa giuridica “falso ideologico”.
Personaggi indegni anche di essere odiati.
Che fare?
Beh…intanto dedicare il prossimo raduno di Monselice non ad un modello, come facciamo abitualmente, ma ad una certa categoria di persone.
Quelle che non ci stanno a farsela raccontare da nessuno. Ma proprio da nessuno. Quelle che sono orgogliose di aver sempre preferito le Citroën ad altre auto più modaiole, coloro che della propria Citroën ne hanno fatto un’identità organica alla propria personalità.
Coloro che non sono uomini da Audi, da Mercedes, da Mini, da BMW. Sono uomini da Citroën.
E allora chiamiamola “GIORNATA DELL’ORGOGLIO IDROPNEUMATICO” e tutti quelli che si riconoscono in quanto appena scritto sono calorosamente invitati a partecipare.
Quando? Come sempre sicuramente in Aprile, la prima o la seconda domenica del mese.
Sarà tra sei mesi: avete tutto il tempo per organizzarvi.
Per quelli che non approvano spero in una pena dantesca.
Nell’aldilà dovranno scrivere per l’eternità la frase sotto alla foto all’inizio dell’editoriale. Per loro comodità (non si dica che non faccio il possibile anche per loro) la riporto qui a seguire: